Niet gecategoriseerd

Terapia sostitutiva con ormone della crescita: stato dellarte

Terapia sostitutiva con ormone della crescita: stato dellarte

Alcuni atleti, spesso nell’ambito del culturismo, abusano dell’ormone della crescita nel tentativo di aumentare la massa muscolare e la forza, ma si tratta naturalmente di pratiche vietate e considerate doping. Questo trattamento è di solito a lungo termine e dura diversi anni, con controlli regolari da parte del pediatra. Il trattamento può causare degli effetti collaterali, tra cui mal di testa, ritenzione idrica, dolori muscolari e articolari o cedimenti delle ossa dell’anca. Il trattamento ormonale è comunque un’arma preziosa per ridurre il rischio che la malattia diagnosticata in fase iniziale si ripresenti dopo un trattamento locale, ma anche per ridurre i sintomi della malattia in stadio avanzato, rallentando o fermando la crescita delle cellule tumorali. In questi casi gli ormoni riescono in genere a controllare il tumore della prostata per diversi anni. Nelle donne con neoplasia mammaria con recettori ormonali positivi in fase avanzata, sulla base di recenti studi clinici, è indicata la terapia con inibitori dell’aromatasi assunti in associazione a nuove molecole chiamate inibitori delle cicline (palbociclib, ribociclib, abemaciclib).

È membro del Comitato scientifico del Master in Comunicazione della Scienza della Sissa di Trieste e docente di corsi di giornalismo scientifico presso le università di Roma Tor Vergata e Siena. A tal proposito, in questo articolo parliamo di come monitorare e valutare la crescita del bambino. La produzione di GH nel corso della giornata è intermittente con i picchi maggiori durante il sonno e, in particolare, nelle ore iniziali del sonno stesso.

Sindrome di Prader-Willi, sindrome di Turner, ritardi crescita peso-altezza, patologie ipotalamo-ipofisiarie rappresentano alcune delle patologie per le quali sarebbe indicata la terapia sostitutiva con GH. Il deficit di ormone della crescita può presentarsi in forma molto variabile e il quadro clinico è condizionato dalla gravità https://www.arnyekolas.hu/classifica-dei-negozi-di-steroidi-nel-2023/ del deficit ormonale (isolato o associato a quello di altri ormoni ipofisari) e dall’età di insorgenza. Nei pazienti con concentrazioni normali di IGF-I all’inizio del trattamento, l’ormone della crescita deve essere somministrato fino ad ottenere valori di IGF-I tendenti al limite superiore di normalità, senza superare le 2 SDS.

12/2023 – Epatite C: aggiornamento del 4 dicembre 2023 sui pazienti arruolati

Per la titolazione del dosaggio si possono anche usare come riferimento la risposta clinica e gli effetti collaterali. È noto che vi sono pazienti con GHD per i quali i valori di IGF-I non si normalizzano nonostante la buona risposta clinica e di conseguenza in questi casi non è necessario aumentare il dosaggio. Nei pazienti con insorgenza di GHD in età adulta, la terapia va iniziata con una dose bassa, 0,15-0,3 mg al giorno che dovrà essere gradualmente aumentata in relazione alle necessità individuali dei singoli pazienti, determinate in base alle concentrazioni di IGF-I. Il GH è somministrato tramite iniezione sottocutanea (nel tessuto adiposo), ogni giorno in genere al mattino, per “mimare” il più possibile le secrezioni fisiologiche.

Gli inibitori dell’aromatasi sono indicati nelle donne già in menopausa e che quindi non producono più estrogeni dalle ovaie, ma solo nei tessuti periferici, soprattutto quello adiposo. Si usano in genere dopo l’intervento per impedire recidive, ma in alcuni casi sono utilizzati anche prima dell’operazione, per ridurre il volume della massa da asportare, oppure nelle fasi più avanzate della malattia. Con il tamoxifene si possono verificare gli effetti tipici da carenza di estrogeni comuni alle altre forme di terapia ormonale.

Gli ormoni nella pillola contraccettiva

Il deficit di ormone della crescita può avvenire da solo o in associazione con un ipopituitarismo generalizzato. In entrambi i casi, il deficit dell’ormone della crescita può essere acquisito o congenito (comprese le cause genetiche ereditarie). Raramente, l’ormone della crescita (GH) non è carente, ma i recettori dell’ormone della crescita (GH) sono anormali (insensibilità all’ormone della crescita [GH]).

  • La ghiandola pituitaria fa parte di una serie di ghiandole che costituiscono il sistema endocrino e produce altri ormoni importanti per il corpo umano.
  • Dato che l’ormone della crescita viene rilasciato in modo ciclico e i livelli oscillano ampiamente anche in assenza di acromegalia, una rilevazione isolata di elevati livelli ormonali nel sangue non è sufficiente per formulare la diagnosi.
  • La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine.
  • L’ormone della crescita, detto anche ormone somatotropo (GH, growth hormone), è un ormone proteico composto da una sequenza di 191 amminoacidi, cioè molecole aggregate in lunghe catene che servono appunto a formare le proteine.
  • Le Commissioni, previa valutazione di tutta la documentazione necessaria, possono autorizzare esclusivamente la rimborsabilità della terapia con rGH nei casi di indicazioni autorizzate (come da scheda tecnica del farmaco) ma non corrispondenti ai criteri previsti dalla Nota.

A tal proposito, si consiglia di prendere visione dei documenti su tale tema elaborati congiuntamente dalle società scientifiche, dall’AIFA e dall’Istituto superiore di sanità. Si ribadisce che l’uso di un farmaco a base di rGH per una patologia non compresa nelle indicazioni autorizzate è da ritenersi off-label ed è, pertanto, soggetto alla normativa vigente. In presenza di sintomi compatibili con il deficit di GH, lo staff medico procede ad una valutazione clinica completa e all’esecuzione di specifici test ormonali. Il paziente, infatti, viene sottoposto a prelievi di sangue in modo da misurare diversi valori ematici (ad esempio il livello di GH circolante). A completamento della diagnosi, poi, possono essere prescritti anche alcuni esami di imaging, come la radiografia, la risonanza magnetica e la Tac.

Attualmente il miglior modello disponibile per ipotizzare gli effetti della somministrazione di alte dosi di GH per lungo tempo è l’Una malattia caratterizzata da un’elevata produzione di ormone della crescita dopo la pubertà. Poiché molti degli effetti del GH sono mediati attraverso l’azione dell’IGF-1, anche l’IGF-1 è in commercio per alcune indicazioni mediche quali la resistenza genetica al GH o nel deficit primario di produzione di IGF-1. Per tale motivo, non è sorprendente che anche l’IGF-1 venga utilizzato dagli atleti per migliorare le prestazioni. L’IGF-1 ha, al pari del GH, azione anabolizzante su diversi tessuti, compreso quello muscolare, ed è un importante mediatore di altre azioni del GH sui muscoli.

SAIZEN 1CART 8MG / ML 2,50ML

La diagnosi viene posta dai Centri di riferimento, individuati dalle singole regioni, secondo criteri ben standardizzati.

I farmaci biologici e biosimilari

L’IGF-1 riflette l’attività dell’ormone della crescita (GH) e l’IGFBP-3 è il principale vettore di peptidi IGF. I livelli di IGF-1 e di IGFBP-3 vengono misurati perché i livelli di ormone della crescita (GH) sono pulsatili, estremamente variabili e difficili da interpretare. Sfortunatamente, la diagnosi viene formulata solo quando i tumori sono di grandi dimensioni e l’intervento da solo non è quasi mai risolutivo. La radioterapia viene talvolta usata in un secondo tempo, specie in caso di residuo tumorale post-chirurgico di grandi dimensioni e persistenza dei sintomi dell’acromegalia nonostante altri trattamenti.

Il tamoxifene impedisce così agli estrogeni di comunicare con le cellule tumorali e di stimolare la proliferazione di queste ultime. In tal modo riduce il rischio che la malattia torni dopo l’intervento e l’eventuale radio e/o chemioterapia, e abbassa di circa il 40 per cento la probabilità che si sviluppi un nuovo tumore nell’altro seno. Nei tumori con recettori ormonali positivi in fase precoce a tutte le età e in quelli in fase avanzata, la terapia ormonale per il tumore del seno generalmente si assume per bocca una volta al giorno, di solito sotto forma di compresse. È importante attenersi alla dose di farmaco prescritta dall’oncologo e alle istruzioni su quando prenderlo rispetto ai pasti, perché il fatto di avere lo stomaco vuoto o pieno cambia in maniera sostanziale l’assorbimento del medicinale. I risultati di queste ricerche suggeriscono che le donne in terapia sostitutiva estroprogestinica in menopausa abbiano un rischio relativo di tumore al seno doppio rispetto a chi non ne ha mai fatto uso. Dopo cinque anni di trattamento questo rischio diventa anche maggiore e ne occorrono altri cinque dalla sua interruzione perché il rischio torni quello di partenza.

Back to list